Non
canterò
delle sue stradine
bruciate
dal sole;
né
del blu del mare né del
verde delle vigne.
Canto
invece di un mattino d'agosto
che,
in un campo di stoppia bruciata con cherosene,
solo
solo, trovai per la terra annerita
lo
scheletro di un giovane cane.
Completo
fu, bianco bianco, dai denti perfetti,
e
guardandolo vidi che tanto sangue aveva sparso questo
quel
paese di cani morti mi aveva dato quanto:
che
sangue fa sangue. Mi ripetevano le gazze
“Casa,
casa, casa.”
***
(Postscriptum: la
Contrada Cutusìo,
dove vive la mia famiglia, si trova in una delle frazioni campagnole
di Marsala.)
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