Monday, September 10, 2012

Cutusìo


Non canterò delle sue stradine

bruciate dal sole;

né del blu del mare né del verde delle vigne.



Canto invece di un mattino d'agosto

che, in un campo di stoppia bruciata con cherosene,

solo solo, trovai per la terra annerita

lo scheletro di un giovane cane.



Completo fu, bianco bianco, dai denti perfetti,

e guardandolo vidi che tanto sangue aveva sparso questo

quel paese di cani morti mi aveva dato quanto:

che sangue fa sangue. Mi ripetevano le gazze

“Casa, casa, casa.”
 
 
 
***
 
(Postscriptum:  la Contrada Cutusìo, dove vive la mia famiglia, si trova in una delle frazioni campagnole di Marsala.)

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