Colli,
vigne, orti e campi:
un
registro di timbri dolci
e luce
bionda, e foschia
leggera
e garbata.
Ametista
ed oro dei colli e campi,
chiarezza
chiodata dai pini solitari.
Ma sotto
quel suolo che tiene le vigne
c'è
roccia, roccia
né
ametista né oro, plutone
roccia
cieca, che sa l'antico canto
dei
falchi che gridano lassù.
–O San
Giorgio!
Tu vedi
il dorso delle Alpi
l'orrore
del sasso sorgente
come
carne solida, vivente, sì
le Alpi
le vedi, San Giorgio
potenti
e sfrenati, sì tanto
la coda
scagliosa del tuo drago
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